Five fingers, “cinque dita” per raccontare un anno di didattica mista. Il giornalino on line si struttura in cinque sezioni principali: tante quanto le dita di una mano. Nella sezione “riflessioni” c’è il cuore dello “speciale” dedicato alla didattica a distanza. Trovano qui spazio riflessioni diverse sulle nuove dinamiche educative, sulle nuove relazioni familiari, sulla scoperta di nuovi strumenti informatici. Si tratta, insomma, di una sorta di diario intimo, che indaga la distanza, la mancanza, l’allontanamento e la rivalutazione di alcuni affetti portanti (la maestra, i nonni, gli amici, ecc). Nella sezione “didattica” si parla delle tante iniziative didattiche portate avanti a distanza, di come gli studenti più grandi si preparano agli esami, ma anche delle attività civiche portate avanti a favore della DAD (strumenti, iniziative, opportunità). La voce delle persone arriva attraverso la sezione “testimonianze”. Una voce mai banale, che indaga, per mezzo dell’intervista, tutti gli aspetti legati al momento storico (medici, psicologi, politici, docenti, ecc.). La messaggio forte di una fotografia, si esprime nella sezione “immagini”, con delle brevi tracce didascaliche che accompagnano vari fotogrammi di vita; e qui trovano anche spazio i disegni dei bambini della scuola dell’infanzia, carichi di messaggi divergenti e creativi, che solo i più piccoli riescono ad esprimere. Infine, la sezione “video” accoglie interviste ma anche momenti significativi della didattica espressi attraverso reportage filmati.